Si è rivolta allo Studio una cliente argentina ultrasessantasettenne con cittadinanza italiana.
L’assistita, sposata civilmente in Argentina anni addietro e trasferitasi da oltre dieci anni in Italia con il coniuge, a seguito di crisi coniugale e interruzione della convivenza, aveva da tempo perso qualsiasi contatto con l’ex coniuge, presumibilmente rientrato in Sudamerica.
Rivoltasi presso un Patronato per la pratica di assegno sociale, apprendeva che per l’istruttoria della relativa domanda era necessario dar prova del reddito familiare, ivi incluso quello del coniuge.
Cosicché, con l’assistenza degli avvocati Gianfranco Coppolecchia e Giandomenico Lavermicocca, ha dapprima richiesto la trascrizione del matrimonio argentino nei registri di stato civile del Comune di residenza italiano e, successivamente, ha promosso giudizio di separazione personale e conseguente giudizio di divorzio.
Entrambi i procedimenti si sono celebrati nella contumacia dell’ex coniuge e in breve tempo la cliente ha ottenuto lo scioglimento del matrimonio, potendo così fondare la domanda di assegno sociale solo sul presupposto del proprio esiguo reddito personale, ottenendo così la prestazione assistenziale richiesta.
Avv. Gianfranco Coppolecchia – Avv. Giandomenico Lavermicocca
Posted: 1 Dicembre 2025 by studiolegale
Divorzio di persona sposata all’estero e domanda di assegno sociale
Si è rivolta allo Studio una cliente argentina ultrasessantasettenne con cittadinanza italiana.
L’assistita, sposata civilmente in Argentina anni addietro e trasferitasi da oltre dieci anni in Italia con il coniuge, a seguito di crisi coniugale e interruzione della convivenza, aveva da tempo perso qualsiasi contatto con l’ex coniuge, presumibilmente rientrato in Sudamerica.
Rivoltasi presso un Patronato per la pratica di assegno sociale, apprendeva che per l’istruttoria della relativa domanda era necessario dar prova del reddito familiare, ivi incluso quello del coniuge.
Cosicché, con l’assistenza degli avvocati Gianfranco Coppolecchia e Giandomenico Lavermicocca, ha dapprima richiesto la trascrizione del matrimonio argentino nei registri di stato civile del Comune di residenza italiano e, successivamente, ha promosso giudizio di separazione personale e conseguente giudizio di divorzio.
Entrambi i procedimenti si sono celebrati nella contumacia dell’ex coniuge e in breve tempo la cliente ha ottenuto lo scioglimento del matrimonio, potendo così fondare la domanda di assegno sociale solo sul presupposto del proprio esiguo reddito personale, ottenendo così la prestazione assistenziale richiesta.
Avv. Gianfranco Coppolecchia – Avv. Giandomenico Lavermicocca
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